I 200 ANNI DI DUCA DI SALAPARUTA: NUOVE ETICHETTE PER CELEBRARE UNA SFIDA ENOICA INIZIATA NEL 1824

200 anni di Duca di Salaparuta raccontano, tra Bagheria, Aspra, Mongerbino e Casteldaccia, un modello virtuoso d’impresa, importante per le comunità che lo vivono, giorno per giorno. Si celebra il lavoro, innanzitutto, tenendo fede all’idea imprenditoriale della famiglia Alliata e alla modernità che, in ogni epoca, Duca di Salaparuta ha saputo affermare.

Il primo visionario di un sogno divenuto realtà è Giuseppe Alliata, Duca di Salaparuta, quando nel 1824 decide di vinificare nella sua residenza estiva, Villa Valguarnera, le uve provenienti dai suoi possedimenti di Casteldaccia, dando vita a vini identitari, già eleganti e innovativi per quell’epoca. La passione cede il passo a una sfida enoica senza precedenti, guidata da nomi illustri come Edoardo, Enrico e Topazia Alliata. Il resto è storia. Di generazione in generazione sono stati raggiunti i più alti standard di qualità, e non a caso oggi l’Azienda rappresenta la tradizione enologica più antica dell’Isola con una gamma di prodotti sempre centrati su identità, piacevolezza ed eleganza, dal respiro internazionale.

Le celebrazioni, nel 2024, vogliono essere un atto d’amore rivolto ad una Sicilia che non ha perso l’anima e il desiderio di circondarsi di bellezza, di arte e di poesia. Bagheria ne è il cuore pulsante e Duca di Salaparuta ne recupera e valorizza il legame, attraverso la pittura di Renato Guttuso, la fotografia di Mimmo Pintacuda, l’arte del carretto di Emilio Murdolo, a cui si è ispirato l’intero progetto di restyling delle etichette che celebrano il traguardo di questi 200 anni.

Il 2024 sarà scandito da un progetto enoculturale che, oltre ad aver realizzato il restyling d’eccezione delle etichette più rappresentative, prevede la realizzazione di un documentario dedicato all’estro creativo di questi artisti straordinari – “La Teoria dei Contrasti”, realizzato da Just Maria Films e prodotto da Duca di Salaparuta-, con iniziative collaterali aperte a sinergie con il territorio, in un recupero delle radici di una terra che profuma ancora di zagara, in un palcoscenico d’eccellenza tra pittura, cultura ed enogastronomia.

“Celebriamo 200 vendemmie di un’impresa che ha segnato il destino enologico della Sicilia. – dichiara Roberto Magnisi, Direttore delle Cantine Duca di Salaparuta – Abbiamo deciso di abbattere i confini delle nostre Cantine per abbracciare una terra dalla forte identità comunicativa. Le bottiglie diventano vettori di arte, attraverso l’espressione di Renato Guttuso con il suo Paesaggio dell’Aspra, ma anche alcuni scatti fotografici di Mimmo Pintacuda. Per le due icone di Duca di Salaparuta, Bianca di Valguarnera e Duca Enrico, questi 200 anni diventano una cifra in oro con la firma in rosso lacca, per esaltarne la preziosità e il prestigio – conclude Roberto Magnisi – espressione di quel desiderio di sfida che caratterizza Duca di Salaparuta sin dagli albori”.

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